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Claudia Zuncheddu, medico, amante dell’Africa e appasionata di rally, è la consigliera comunale di Cagliari che ha scatenato la battaglia contro il vertice del Psd’Az e ha dato vita, assieme ad altri, ai Rossomori.
La formazione comprende sardisti e verdi, si è presentata in cinque collegi provinciali e sostiene la candidatura di Renato Soru.
- Claudia Zuncheddu, il sardismo è obbligatoriamente di sinistra?
«Assolutamente sì».
- Perché?
«Tutti i valori su cui poggia la creazione del Psd’Az sono progressisti».
- Quali sono quelli fondamentali?
«Europeismo, democrazia, autonomia, antifascismo».
- Il vostro nome, rossomori, è di ispirazione lussiana, in contrapposizione ai fasciomori, cioé i sardisti che erano passati con Mussolini.
«I fasciomori tradirono il sardismo, proibirono l’uso della lingua e contribuirono a privare i sardi della libertà».
- Paragonate Berlusconi a Mussolini?
«A me basta che sia Berlusconi».
- Cosa gli contesta?
«E’ il leader della peggior destra, vuol fare della Sardegna una sua personale colonia».
- Perché, secondo lei, il Psd’Az ha scelto il Centrodestra?
«Non è il Psd’Az, è un gruppo ristretto che ha svuotato il partito per fini personali».
- Il consiglio nazionale, però, ha votato a grande maggioranza.
«Non è la maggioranza del partito».
- Come fa a dirlo?
«Le iniziative devono partire dalla base, che invece apprende tutto dalla stampa».
- Da quando è iscritta?
«Sette, otto anni».
- Non è molto.
«Sono di famiglia sardista e io stesso sardista da sempre».
- Perché si è iscritta così tardi?
«Sono rimasta alla larga dal partito per via delle contraddizioni».
- Quali contraddizioni?
«Mio padre contestava l’alleanza con la Dc, e la Dc era centro, non destra. Io assorbivo quel clima».
- Chi sono i sardisti ai quali si ispira?
«Emilio Lussu innanzitutto».
- Anche lui uscì a sinistra.
«Ma morì sardista».
- Gli altri?
«Bellieni, l’ideologo. Simon Mossa l’internazionalista che si batteva per la limba e di lingue ne parlava sette, Giacobbe delle lotte con il Pci a favore degli agricoltori».
- Tra le personalità più recenti?
«Mario Melis, che ha chiuso un’era».
- Torniamo all’oggi e a queste elezioni. Giacomo Sanna, il segretario del Psd’Az, dice che non siete rossomori ma Sorumori.
- «Maldicenze».
- Altri dicono che nel partito non la conoscono.
«Ero candidata col Psd’az alle politiche di aprile: vuol dire che votavano già da un’altra parte».
- Veniamo al dunque: quale è il vostro rapporto con Soru?
«Un rapporto dialettico molto forte».
- Cosa intende per dialettico?
«Dialoghiamo. Certo non siamo esecutori di ordini».
- Cosa promuove dell’esperienza Soru?
«Dopo sessant’anni di autonomia fallimentare ha rotto le dinamiche di una casta politica che ha fatto solo danni».
- Le idee più convincenti di Soru?
«Il suo volgere lo sguardo all’Europa. E’ il grande obiettivo sardista».
- Cosa ha condiviso di più dell’azione di governo?
«Tutta la parte ambientalista, che fa parte della nostra identità. E poi la cultura e l’istruzione, la smilitarizzazione e la bonifica del territorio, la battaglia su Tuvixeddu, la lingua sarda e contemporaneamente la diffusione delle lingue straniere».
- Qual è invece la cosa che non l’ha convinta?
«La lotta alla disoccupazione».
- Cosa è mancato?
«Non c’è stato l’incremento sperato del lavoro».
- Per quale ragione?
«Forse la costruzione di uno sviluppo ecocompatibile fondato sull’ambiente richiede più tempo».
- Ottimista?
«Credo che il lavoro arriverà in seconda battuta».
- Che voto dà a Soru politico?
«Gli darei poco».
- Come poco?
«Da politico si è circondato di un entourage non all’altezza».
- Che voto dà a Soru uomo di governo?
«Otto e mezzo».
- L’assessore che l’ha convinta di più?
«La Dirindin, nonostante i grandi conflitti».
- Quali conflitti?
«E’ un grande risultato che la sanità sia oggi in attivo, ma a pagare sono stati soprattutto medici e personale».
- E’ da sardista scegliere un assessore piemontese?
«Forse è giusto così».
- Perché?
«La situazione della sanità era talmente compromessa che nessun sardo poteva metterci mano».
- Qual è la sua priorità programmatica?
«L’ambiente, è la nostra cultura, la nostra ricchezza. Deve darci anche il lavoro».
- Cosa pensa del G8 a La Maddalena?
«Tutti quei potenti qui non li avrei voluti. Noi siamo un popolo di pace».
- Al posto di Bush ora c’è Obama.
«Certo, questo cambia molto, uno che apre il mandato parlando con gli arabi!».
- Allora il G8 forse non è così sbagliato.
«Ma vorrei sentire un no davvero corale a tutte le guerre».
votiamo compati efisio....potrà arrivare solo del bene dalla regione...
meglio efisio
a da zorro-non usare piu il mio nickname per tue questioni politiche USA IL TUO NICCNAME SENZA USARE quello altrui.
usurpatore....
http://youtube.com
LO SAI ANCHE TU, EMILIO LUSSU SCELSE I ROSSOMORI....NON CERTO I FASCIOMORI....SCELSE LA LIBERTA' DI PENSIERO...LA LIBERTA' DAI BARONI....LA LIBERTA' DA RICHI POSSIDENTI....NON SI ALLEEREBE MAI CON I MAFIOSI E STALLIERI
MEGLIO LA SARDEGNA