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La convocazione sollecitata dal Copas: «Manca un libero mercato del latte» OLLOLAI. Oggi una delegazione degli industriali caseari sardi si presenterà davanti all’autorità garante per la concorrenza e il mercato. A convocare a Roma i responsabili del mercato del latte ovino, nell’isola, sono stati i giudici dell’antitrust in esecuzione di un provvedimento che era stato sollecitato, in svariate occasioni, dal Copas (Coordinamento dei pastori sardi).
L’audizione, infatti, è conseguente al sit-in del Copas del 28 novembre scorso, quando 150 pastori sardi, accompagnati da numersoi sindaci, si erano presentati davanti alla sede romana dell’Antitrus per interrogare il presidente dell’autorità Antonio Catricalà sulla fine fatta dalla denuncia presentata dallo stesso Copas nel novembre del 2003. A quel sit-in di protesta aveva fatto seguito, però, un altro viaggio a Roma di una delegazione degli stessi pastori, presso il senato della repubblica, per chiedere l’esame del ricorso presentato contro quell’ipotizzato cartello agro-industriale.
In quel ricorso era stata evidenziata una reale mancanza, in Sardegna, di un libero mercato del latte ovino «impedito - come avevano affermato anche allora i pastori del Copas - dal cartello delle indusrtie casearie, che, accordandosi tra di loro stabilivano il prezzo del latte violando le leggi sul libero mercato». Dopo quell’incontro e l’audizione in senato la commissione agricoltura della Camera aveva deciso di convocare il presidente dell’Antitrus, Antonio Catricalà per essere sentito congiuntamente dal ministro Paolo De Castro e dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Foddis.
Ma in quell’incontro del 28 novembre i giuduci avevano incontrato, su richiesta anche dei senatori Salvatore Ladu, Marcora e Cardini, una delegazione dei Copas, composta dal portavoce Priamo Cottu, dal pastore ollolaese Badore Bussu, dal sindaco di Ollolai Efisio Arbau, che è anche il legale del coordinamento, e dal sindaco di Oniferi Mario Piras.
A loro i giidici avevano riferito che la denuncia non era stata insabbiata e che entro 15 giorni avrebbero deciso se fosse il caso di aprire un’istruttoria. «A distanza di un mese, ma con le feste natalizie in mezzo - afferma il responsabile Priamo Cottu - l’Antitrust ha deciso di convocare gli industriali per delucidazioni in ordine al cartello da noi denunciato, che, a una prima analisi sembra essere confermato anche dall’autorità». Potrebbe essere un segnale che quell’istruttoria sia stata aperta. La convocazione della delegazione degli industriali, potrebbe avere, questo significato
GIOVANNI MARIA SEDDA
fonte nuovasardegna.it