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«Noi sindaci dalla parte dei pastori»
03 gennaio 2011 alle 13:26:00 IT - OLLOLAI 2011

L’Unione dei Comuni della Barbagia appoggia la protesta del settore «La repressione preventiva di Civitavecchia è un’offesa ai sardi»  «La repressione preventiva del dissenso rappresenta un’offesa per tutti i sardi». Pesano come macigni le parole dei sindaci dell’Unione dei comuni della Barbagia, che si schiera a fianco dei pastori e sollecita l’Anci Sardegna a prendere posizione.



In un comunicato stampa, l’organismo consortile che riunisce i comuni di Sarule, Lodine, Ollolai, Ovodda, Gavoi, Olzai e Tiana, condanna i fatti accaduti a Civitavecchia, che hanno visto la dura reazione statale al tentativo di manifestazione pacifica dei pastori sardi. Nel documento, sottoscritto dal presidente Mario Piras e dai sindaci Antonio Gaia, Francesco Bussu, Marco Walter Columbu, Cristina Sedda, Nanni Porcu, Tonino Ladu e Bruno Curreli, emerge una volontà chiara: quella di appoggiare la protesta del settore agropastorale, ormai ridotto allo stremo. «Esprimiamo - si legge - solidarietà ai pastori che hanno subito una dura repressione nel porto di Civitavecchia, ai quali è stato impedito l’esercizio del diritto costituzionale di manifestare pacificamente e far conoscere a tutti gli italiani, la situazione di estrema difficoltà che attraversa il loro settore. La repressione preventiva del dissenso preoccupa tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni Barbagia che sono vicini ai pastori sardi e sostengono da tempo la loro legittima protesta, per ottenere il giusto riconoscimento economico dei frutti del proprio lavoro». Il documento evidenzia l’importanza del ruolo ricoperto dagli allevatori nel comprensorio. «La protesta dei pastori - proseguono i sindaci - rappresenta la protesta di tutta la Sardegna in quanto il loro comparto porta avanti i nostri usi, costumi e tradizioni. In una sola parola la nostra storia. Noi sindaci siamo riconoscenti a questo comparto per i contributo che ha dato e che da alla crescita dell’isola e siamo consapevoli che il lavoro dei pastori è stato la base per fondare e far crescere i nostri paesi, che senza di loro non potrebbero esistere». Ed ecco la chiusura: «Impedire la protesta è stata un’offesa a tutti i sardi». I sindaci chiedono la riunione urgente dell’Anci Sardegna. NUOVASARDEGNA.IT GIOVANNI MELIS 

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