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È finita la provvisorietà delle cariche del nuovo ente sovracomunale “Unione Barbagia”. Sabato mattina a Ollolai, sono stati nominati il presidente, Salvatore Lai, sindaco di Gavoi, il vice presidente, Cesarina Marcello, sindaco di Tiana e l’assessore, Francesco Bussu, sindaco di Lodine.
Rimarranno in carica un semestre. Poi si avvicenderanno nelle cariche con gli altri sindaci degli otto paesi associati. Cioè quelli di Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Oniferi, Ovodda, Sarule e Tiana. Per un accordo congiunto il primo presidente è quello del primo comune dell’ordine alfabetico, il vice dell’ultimo comune e l’assessore il sindaco del secondo comune sempre in ordine alfabetico. L’esecutivo, in sostanza è composto da soli tre rappresentanti dei comuni. Alla scadenza del semestre sarà garantita la continuità ma anche l’alternanza. Nel senso che il presidente uscente diventerà assessore, il vice presidente sarà il secondo presidente semestrale e l’assessore uscente, ricoprirà l’incarico di vicepresidente. Un automatismo che avrà soltanto la necessità del periodico cambio di guardia. Un marchingegno che cosentirà, nell’arco del mandato, a tutti i sindaci la possibilità di diventare, presidenti, assessori e vicepresidenti. Un triunvirato d’antichissima data rispolverato per il governo degli otto comuni, riuniti in unione ai sensi della legge di riodino della Regione sarda, n.12 del 2005, riconfermata con la legge n.2 della Finanziaria 2007. Ma il marchingegno delle alternanze negli incarichi, non è stato imposto dalla legge. È stato inventato dagli 8 sindaci, che costituiscono l’assemblea in rappresentanza dei comuni. Non consiglieri comunali, come nelle cancellate comunità montane, quindi, ma solo i primi cittadini. Con la novità più grande. I tre componenti semestrali dell’esecutivo non percepiranno indennità per gli incarichi. Anche questo contrariamente a quanto succedeva nelle comunità montane, i cui componenti dell’esecutivo, numerosi oltrettutto, usufruivano di stipendi e prebende. L’Unione Barbagia, invece, nasce all’insegna dell’economia e della parsimonia quasi totale. Nello statuto dell’Unione, però, è stato anche previsto, a completamento del quadro degli organi la conferenza consultiva degli assessori comunali in caso di decisioni dei rispettivi settori di competenza.
Tutto senza spese, s’intende. E anche per l’organico del personale, si risparmierà utilizzando, in parte i dipendenti dei comuni. Per quanto possibile. Solo pochissimi dipendenti fissi verranno assunti attraverso regolari concorsi. (g.m.s.)