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La Regione taglia i fondi alle Unioni dei Comuni e alle Comunità montane. «Un rozzo furto di soldi» lo definisce Efisio Arbau, già sindaco di Ollolai e coofondatore dell’Unione comuni della Barbagia, attualmente consigliere provinciale della “Base”, che denuncia pubblicamente il caso con una nota stampa. «In Barbagia il furto con destrezza - scrive Arbau - è punito con pene attenuate, quello con rozzezza con il massimo della pena».
«In base a questo diritto non scritto Cappellacci è destinato a essere punito con il massimo della pena dai barbaricini e dai sardi: non otterrà più voti dai paesi della Barbagia e di tutta la Sardegna, perché si è reso responsabile di un furto commesso con rozzezza nei confronti dei nostri paesi, con il taglio dei fondi per il 2010 all’Unione dei Comuni della Barbagia ed a tutte le associazioni di Comuni comprese le Comunità montane. Il taglio è brutale nei modi, dopo che le Unioni e le Comunità montane hanno già impegnato le somme, e nella sostanza con il dimezzamento dei fondi. Il taglio riguarda, infatti, tutte le Unioni e le Comunità montane della Sardegna per un importo di sei milioni e cinquecentomila euro».
Efisio Arbau ricorda quindi che l’Unione Barbagia è una delle capofila delle trentaquattro unioni costituite nell’isola a seguito della riforma della legge 12 del 2005. «Ha uno statuto moderno, preso ad esempio in tutte le parti della Sardegna, nel quale i costi della politica - puntualizza Arbau - sono inesistenti, con le cariche ricoperte gratuitamente e con la struttura burocratica e del personale la stessa dei Comuni, che si sono specializzati in compiti specifici e le decisioni sono assunte da una giunta che cambia ogni sei mesi con una turnazione automatica. In pochi anni l’Unione Barbagia ha costruito una serie di servizi associati: programma tutte le azioni degli otto comuni; gestisce le iniziative culturali e turistiche; ha un comando di vigili urbani; gestisce la raccolta dei rifiuti; ha un ufficio di piano che forma i tecnici del territorio; ha un ufficio per le attività produttive; gestisce la sicurezza sui luoghi di lavoro; ed ha, persino, una scuola di musica».
«In pochi anni l’Unione ha aumentato i servizi a favore della propria popolazione di undicimila abitanti ed ha risparmiato risorse pubbliche. I Comuni hanno accettato e vinto la sfida del cambiamento che la Regione ha lanciato nel 2005, adesso la stessa Regione viene meno agli impegni presi con la scusa che vuole rivedere gli ambiti di esercizio delle funzioni associate. Da buoni barbaricini - conclude Arbau - lotteremo contro questa ingiustizia chiedendo al consiglio regionale e alla giunta di ripristinare le somme destinate alle Unioni. Al fianco degli otto sindaci dell’unione Barbagia e tutti i sindaci della Sardegna e con una mozione che presenteremo nei prossimi giorni in consiglio provinciale per avere il sostegno della Provincia di Nuoro».
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