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I pastori e gli allevatori di Ollolai sono vicini a quelli del Serrabus e dell’Ogliastra coinvolti nelle operazioni di sgombero del bestiame dai pascoli a causa dell’inquinamento che sarebbe stato provocato dalle servitù militari all’interno del poligono di Quirra. La solidarietà nei loro confronti è stata espressa ufficialmente dal gruppo consiliare di maggioranza di cui è portavoce il consigliere Antonello Guiso.
«La comunità di Ollolai e la sua amministrazione comunale - si legge nel documento approvato dal Consiglio - esprimono vicinanza e fratellanza alle comunità coinvolte nella vicenda dello sgombero forzato dei pastori dai terreni di Quirra».
«La nostra preoccupazione - ha sottolineato Antonello Guiso - è diretta ai tanti pastori che da un giorno all’altro non hanno più nessuna certezza se non quella che hanno perso tutto: lavoro, bestiame e identità economica e sociale. Per quanto nelle nostre possibilità - ha confermato ancora Guiso - restiamo a disposizione delle comunità e delle amministrazioni comunali coinvolte per fornire quella solidarietà concreta e pratica tipica del nostro meraviglioso mondo pastorale e anche per intraprendere le necessarie azioni di protesta».
Come dire che anche i pastori barbaricini si schierano a fianco di quelli dell’altro versante del Gennargentu per difendere le loro proprietà, ma, soprattutto, il loro lavoro e le loro greggi. Pronti a intervenire tutti uniti a difesa della categoria agro-pastorale protagonista in Barbagia, nel Serrabus e in Ogliastra, ma anche nell’intera isola, dove pascolano circa tre milioni di pecore.