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A Natale si apre il mercato degli agnelli e con lo svezzamento inizia la produzione, la vendita o la trasformazione del latte. Con le prime mungiture nasce il problema del conferimento del prodotto anche ai caseifici o alle numerose cooperative. Con i primi conferimenti del prodotto nasce anche il problema del prezzo del latte per la stagione 2008 - 2009.
E con la presentazione di questa problematica nasce immediata la trattativa e, quindi l’intervento del Copas (Coordinamento Pastori Sardi), nato a Ollolai, diretto da Priamo Cottu, ma con adesioni di allevatori di tutta la Sardegna.
E’ stato proprio il Copas a intervenire sul prezzo del latte con un documento ufficiale firmato dal portavoce del Coordinamento e sindaco di Ollolai, Efisio Arbau.
Nel documento si affronta subito la storia delle ciclicità stagionali che hanno portato le produzioni del latte al minimo storico, l’aumento dei mangimi e appunto il crollo dei prezzi, ma anche la produzione insufficiente del formaggio per coprire le richieste dei mercati, i locali di stagionatura dei trasformatori, vuoti. Carenze che finalmente, però, si possono vincere con la nascita di un mondo cooperativo moderno, coeso e vincente. Su questa nuova realtà punta il Cobas riconoscendola come nuova condizione che potrebbe portare «Verso l’aumento del prezzo del latte ovino - come si enuncia nel documento - aspettato, auspicato e in alcuni casi pure già concordato tra le parti. Cosa succederà allora - è la domanda del Copas - ci sarà un aumento rispetto agli ottanta centesimi raggiunti in media, l’anno scorso, dai conferitori? La risposta sino a due mesi fa era scontata: si discuteva di contratti a un euro di acconto e di produzioni insufficienti alle richieste dei soliti industriali. Ad oggi la situazione - si legge nel documento - è molto più confusa: il mondo che ruota attorno ai soliti due,tre industriali caseari che impongono il prezzo di acquisto del latte ovino in Sardegna utilizza la crisi finanziaria americana e occidentale per sostenere l’isostenibile e cioè che ci sia un surplus di produzione casearia, che porterà a una stabilizzazione del prezzo del latte per la stagione appena iniziata». Emerge, quindi, una lotta senza quartiere tra i trasformatori per l’accaparramento delle produzioni, con contratti a forte aumento rispetto alla stagione terminata. Su questa linea vi è stato anche l’annuncio di una importante impresa di trasformazione del sassarese che ha promesso contratti a un euro per litro di latte ovino. «Il nostro movinemto - conclude il documento del Copas - invita, pertanto, tutti i pastori a chiedere, nel contingente, come minimo un prezzo base di un euro a litro, e in prospettiva, ad aderire alle due organizzazioni dei produttori che associano quasi tutte le cooperative della Sardegna. Insomma - è la conclusione del portavoce Efisio Arbau - campiamo nell’immediato e lavoriamo per la rivoluzione attesa da tempo: assumere la sovranità delle nostre produzioni».