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Gli agriturismo della Sardegna propongono un fine anno all'insegna della buona tavola, della natura, dell'ospitalità più genuina. ''Terranostra Sardegna'', associazione collegata alla Coldiretti, offre 150 indirizzi, con un totale di 2.600 posti letto, dislocati su tutto il territorio regionale.
Per molti le mete preferite sono nel cuore della Sardegna, in Barbagia (Gavoi, Fonni, Ollolai, solo per citare alcuni paesi), ma l'offerta - e le richieste - riguardano tutta la Sardegna, dalla Gallura al Sulcis Iglesiente, dal Sarrabus all'Oristanese, dalla Nurra all'Ogliastra, dal Sassarese al Cagliaritano, per chi non vuole fare lunghi spostamenti partendo dalle città più importanti.
IL MENU' In Sardegna le aziende agrituristiche sono 728, così distribuite: 149 nella provincia di Olbia Tempio, 133 in quella di Sassari, 125 in quella di Nuoro, 119 nella provincia di Oristano, 101 in quella di Cagliari, 38 nella provincia del Medio Campidano, 37 in quella di Carbonia Iglesias e 26 nella provincia d'Ogliastra. I menu partono dagli antipasti (salumi, prosciutto, guanciale, pecorino e prodotti sott'olio e sott'aceto) e per seguire con i primi piatti composti da ravioli di ricotta, formaggio o patate, ma anche malloreddus con sugo a base di salsiccia (fresca o secca, dipende dalle zone) e con l'abbondante aggiunta di pecorino grattugiato. E poi segue l'arrosto di maialetto, agnello, capretto. Ma anche le carni in umido, come l'agnello con i carciofi. Verdura e ortaggi di stagione, con dolci tipici delle varie zone, completano l'offerta, insieme ai vini e ai digestivi fatti rigorosamente in casa. "Un mondo che ancora esiste e resiste e che vuole ritagliarsi un futuro, anche contando sul connubio con i consumatori", sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba.
