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La sperimentazione a Lodine, poi negli altri 12 centri- Parte da Lodine, il più piccolo paese del Bim Taloro, il progetto pilota per la gestione unitaria dell'illuminazione pubblica che consentirà alle casse comunali di risparmiare 300 mila euro annui.
Un'iniziativa rivoluzionaria per il territorio che consentirà un notevole risparmio economico ed energetico, oltre ad offrire una notevole quantità di moderni servizi alla popolazione dei tredici paesi del consorzio. Il progetto pilota sarà inaugurato il 10 febbraio a Lodine; verrà poi esteso a Gavoi, Orgosolo, Fonni, Tonara, Desulo, Austis, Olzai, Ollolai, Mamoiada, Teti, Tiana, Ovodda.
«Siamo molto felici del fatto che il progetto parta dalla nostra comunità - sottolinea il sindaco Francesco Bussu -. Un progetto alternativo e moderno a impatto ambientale zero». Il 10 febbraio il progetto sarà sperimentato in una via del piccolo borgo, in cui sarà testata la validità dell'iniziativa che prevede, oltre alla gestione associata dell'illuminazione pubblica, anche la possibilità di avere servizi all'avanguardia. Innanzitutto saranno sostituite le lampade fuori norma con quelle di ultima generazione per un risparmio energetico di 300 mila euro; ci sarà meno inquinamento perché la produzione di co2 sarà più che dimezzata. Il nuovo programma di illuminazione pubblica prevede anche l'installazione del telecontrollo che consentirà ai diversi comuni di avere sotto sorveglianza i punti strategici e più sensibili del paese. Innovativo è anche il telesoccorso, importante in centri in cui l'età media è molto alta.
MICHELE ARBAU
