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IL 13/14 GIUGNO OLLOLAI ADERISCE ALL'INIZIATTIVA "MONUMENTI APERTI" QUEST I MONUMENTI CHE SI POTRANNO VISITARE IL 13 E 15 GIUGNO 2009 A OLLOLAI:
Chiesa di San Basilio, Ollolai
Nel cuore della Barbagia di Ollolai, immerso in una natura aspra e selvaggia, dominata da querce e lecci secolari, sorge l’abitato di Ollolai.
Il territorio di Ollolai fu abitato fin dal Neolitico come dimostrano gli scavi della zona di “S. Basilio”, più precisamente nel sito “Sa ònca frabi à” dove sono stati rinvenuti diversi materiali che testimoniano la presenza umana dal Neolitico Medio fino alla prima età del ferro.
Nella zona di San Basilio sorge un parco archeologico; tutt’ora è in fase di ricerca e cantiere.
Nel 1412 Ollolai diventò feudo dei Marchesi Deiana; la rivalità (disamistade) tra gli Arbau e i Ladu, le due famiglie più potenti del paese, esplose in una vera e propria faida che vide coinvolti persino i frati Francescani che vivevano nella Chiesa di San Basilio. Su questa “storia”convivono leggenda e realtà. Una storia suffragata dai recenti scavi che hanno fatto emergere i resti di un antico monastero situato accanto alla chiesetta campestre di San Basilio.
Chiesa di San Michele, Ollolai
Ad Ollolai, tra le chiese dedicate ai santi venerati nell’Oriente cristiano si può ricordare la parrocchiale di San Michele Arcangelo, patrono degli eserciti dell’impero bizantino. La sua costruzione, in stile tardo gotico, risale al 1600-1700. In origine ere probabilmente dedicata a San Bartolomeo, infatti all’interno della Chiesa c’è ancora una cappella gotica dedicata al Santo.
La chiesa si trova al centro della piazza principale (Piazza Marconi). Interamente costruita in pietra custodisce al suo interno opere antiche della tradizione ecclesiastica, tra cui le Tavole e il Tabernacolo di Carmelo Floris e il Crocifisso del pittore Franco Bussu.
La Chiesa si divide in tre navate una centrale e due laterali. La navata laterale sinistra risulta essere la più antica, qui infatti si trova una cappella gotica in trachite rosa dedicata a san Bartolomeo. Dietro l’altare centrale troviamo il coro in legno, datato 1974 e restaurato qualche tempo fa.
L’attuale campanile risale a circa un secolo, ed è stato recentemente restaurato. Probabilmente in origine non era così alto in quanto ad una certa altezza, si può rilevare che, cambia la pietra granitica che lo compone.